Gli Strangolapreti alla Trentina sono gustosi gnocchi di pane arricchiti da spinaci, erba silene, ma anche da altre erbe selvatiche. Chiamati strangolapreti proprio perché risultano piuttosto appiccicosi e tendono ad appiccicarsi al palato nel momento in cui si mangiano. Ottimo piatto anche estivo, se accompagnati da una salsa più leggera, anche a base di verdure. Col pomodoro fresco, ad esempio, sono ottimi, ma noi, come sempre, riteniamo che sia d’obbligo proporti la versione più nostrana, quindi burro e una spolverata di formaggio di capra stagionato.
300 g Pane di grano tenero raffermo
350 g di Spinaci freschi (oppure 400 g se surgelati)
300 ml Latte
2 Uova
4 cucchiai Grana grattugiato
1 Cipolla piccola
30 g Burro
q.b. Noce moscata
q.b. Pepe
q.b. Sale
q.b. Pangrattato (all'occorrenza)
Taglia a piccoli cubetti il pane, oppure trita molto grossolanamente in un mixer. Se il pane è troppo secco taglialo a coltello. Scalda il latte e poi distribuiscilo in modo omogeneo sul pane ed attendete circa 30 minuti. Cuoci gli spinaci con pochissima acqua, scolateli, raffreddali velocemente sotto un getto di acqua fredda e tritali finemente a coltello fino a renderli quasi poltiglia. Falli rosolare con i 30 g di burro e la cipolla tritata che avrai fatto soffriggere in precedenza con il burro.
Mescola quindi tutti gli ingredienti al pane ammollato, quindi spinaci tritati, uova, grana grattugiato, sale, pepe e noce moscata. Su una spianatoia cospargi del pane grattugiato (ma non sempre è necessario, infatti io nel video non l'ho messo perché la consistenza era perfetta) e dai la forma agli strangolapreti creando prima dei cilindri, come quando si fanno gli gnocchi di patate, poi tagliali a pezzi uguali, forma delle sfere con le mani (e se l'impasto dovesse essere troppo asciutto inumidiscile leggermente) e infine allunga queste sfere per ottenere la tipica forma degli strangolapreti.
Cuocili in acqua salata per 4/5 minuti, poi lasciali riposare nell'acqua bollente per circa 1 minuto a fiamma spenta, scolali e falli saltare in padella assieme agli 80 g di burro fatto arrostire con le foglie di salvia.
Ultima il piatto con qualche scaglia di formaggio di capra o del grana grattugiato.