Questo percorso attraversa luoghi di profonda suggestione, che ancora oggi raccontano storie di vita del triste periodo della Grande Guerra: trincee, fortificazioni, baracche e camminamenti militari, che testimoniano la presenza delle truppe italiane che si opponevano alla linea militare austriaca situata tra il Monte Cevedale e la Punta S. Matteo.
Luoghi dove soffermarsi sono: i “Stói de la Vegaia”, una serie di gallerie scavate nella roccia utilizzate come postazioni di vigilanza, riparo e deposito munizioni.
Le informazioni contenute in questo scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
10 consigli per le vostre escursioni:
1) preparate il vostro itinerario
2) scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) consultate I bollettini nivometereologici
5) partire da soli è più rischioso
6) lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica sul percorso
9) non esitate a tornare sui vostri passi
10) in caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
L’itinerario ha inizio e termina al parcheggio Frattasecca, poco distante da Peio Fonti.
Si prende il sentiero CAI-SAT 110 che attraversa il fondovalle e sale al Forte Barbadifior. Da qui si continua lungo la Val del Monte sino a raggiungere il “Pont del Margolìn”, la passerella che porta sul versante opposto. Si attraversa la strada asfaltata di fondovalle dove parte il sentiero che conduce al pascolo della Malga Frattasecca alta. Superata la radura si sale ai “Stói de la Vegaia”, una serie di gallerie scavate nella roccia utilizzate come postazioni di vigilanza, riparo e deposito munizioni. In breve tempo si raggiunge quindi il “Pian de la Vegaia”, terrazzo panoramico caratterizzato dalle ancora evidenti trincee militari. Il rientro del percorso si compie lungo la “Strada de la Vegaia”, con segnavia CAI-SAT 124, che si conclude al parcheggio di Frattasecca.
Il punto di partenza di questo itinerario non è raggiungibile con i mezzi pubblici.
Per maggiori informazioni:
Trentino Trasporti S.p.A.
Si raccomandano abbigliamento e attrezzatura da escursionismo adatti all'ambiente alpino, in particolare: