1) Preparate il vostro itinerario
2) Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) Scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) Consultate I bollettini nivometereologici
5) Partire da soli è più rischioso
6) Lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) Non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) Fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica che trovate sul percorso
9) Non esitate a tornare sui vostri passi
10) In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.
Scendere lungo la strada sterrata in direzione della località Ronzola (1299m) e superarla.
Oltre la località sopra menzionata si trova un bivio a sinistra che scende in direzione del fondo valle. Girare a sinistra e scendere fino ad incrociare la strada sterrata sottostante.
Arrivati alla strada proseguire in salita verso destra fino ad arrivare ad un grande piazzale con tabellone informativo.
Girare a sinistra ed attraversare il ponte sul rio Meledrio (Pont del Pastrin – 1214m).
Oltre il ponte imboccare la strada di destra che sale subito lungo il versante della montagna compiendo un tornante a sinistra e poi un lungo traverso nel bosco.
Arrivati al cartello della palestra di roccia la strada scende e poco dopo si trova il sentiero ripido (cartello) che sale a destra (sentiero 329 b).
Con ripido sentiero ci si raccorda con il sentiero 329 che sale da sinistra e si prosegue a destra verso sud superando anche il bivio con il sentiero 365b che porta alla malga di Carciato.
Sempre nel bosco il sentiero sale, ora con pendenza ridotta, a monte di alcune fasce rocciose e raggiunge, dopo un ultimo tratto pianeggiante, il prato di malga Scale (1564m).
il sentiero, dopo malga Scale rimane sulla sinistra della valle e permette di superare alcune fasce di roccia che chiudono il passaggio. A monte delle fasce di roccia il sentiero 329 si immette nella stretta val del Vento con pendenze maggiori di quelle affrontate fin qui. Durante il passaggio tra le fasce di roccia si passa presso la sorgente denominata: acqua dei Tartari.
Un breve tratto, in canalino, con fune d'acciaio è obbligatorio e, una volta superato il tratto ripido, dove la valle piega più decisa a destra, il sentiero abbandona il fondo della valle e risale le placconate calcaree di sinistra in direzione del Sasso Rosso.
Si raggiunge il bivio per il bivacco Costanzi (cartello) ora visibile a sinistra verso nord, nord-ovest.
Si prosegue in salita verso destra e si superano gli ultimi metri di dislivello, su pendio più dolce fino ad arrivare all'evidente passo di Prà Castron posto tra la cima del Sasso Rosso, che sovrasta il sentiero, e la cima Benon.
Una volta raggiunto il passo di Prà Castron la salita prosegue verso destra in direzione sud.
Il sentiero risale il pendio sempre più ghiaioso che conduce in direzione dello sperone roccioso che sovrasta il passo.
Con il sentiero si passa a destra di detto sperone e con comodo percorso si guadagna quota passando sul versante ovest dei pendii tra la cima Benon e quota 2653m (lo sperone roccioso).
Quando, con il sentiero, si raggiungono i pendii più dolci che immettono alla cima si abbandona il sentiero Costanzi e per terreno erboso e ghiaioso si guadagna la vetta rimanendo appena più a destra della cresta che corre da nord a sud in direzione della cima. Spettacolare il panorama dalla vetta.
Il ritorno avviene lungo il percorso di salita.